Forano, uno dei paesi che fin dal Medioevo abbelliscono le verdi colline della Sabina, gode di un paesaggio unico, caratterizzato dal lento passaggio del Tevere e dalla silente sagoma del Monte Soratte. Nel ricostruire la storia di Forano ci affideremo alle parole del prof. Vincenzo Masi, poeta, giornalista e stimato storico locale. Già intorno al primo millennio a.C. esistevano sul territorio diversi nuclei abitativi costituiti da semplici capanne occupate da gruppi di persone legate da vincoli di parentela e dedite alla pastorizia. Dopo la conquista della Sabina da parte del console M. C. Dentato (289 a.c.), Forano divenne sede di diverse ville di proprietà delle nobili famiglie romane: la Gens Orania, la Gens Cocceia, la Gens Porcia, la Gens Brictia , la Gens Paccia e la Gens Furia (da cui deriverà il toponimo Forano). Con la caduta dell’Impero Romano e le prime invasioni barbariche, la zona fu devastata e fu soggetta a un progressivo spopolamento. Gradualmente gli abitanti superstiti si raggrupparono in “Casalia” intorno ai resti della Villa dei Furia, sul Colle San Bartolomeo, costruendo una chiesa dedicata al santo e dando origine al Fundus Furiano ( a.786). In questo periodo nascono anche i villaggi di Pacciano e quello di Gabignano, da cui avrà origine la Frazione di Gavignano. Nella seconda metà del 900 d.C. vengono edificati i Castelli di Forano (intorno al palazzo baronale), di Collenero, di Gufi e di Gavignano. Verso il 1200 il castello di Gufi si spopola per l’assalto di altri castelli vicini, mentre quello di Collenero viene progressivamente. Dopo il dominio dell’Abbazia di Farfa e quello dei diversi signorotti del tempo, Forano divenne Libero Comune (1262) per passare poi ai Sant’Eustachio (1308), ai Savelli (1400) e alla famiglia Strozzi (1599), sotto la quale attraversò un periodo di grande benessere. Luigi Strozzi, in particolare, ristrutturò la piazza e il palazzo baronale ed eresse la Chiesa della Santissima Trinità (1682) disegnando il moderno assetto urbanistico del paese. Tra il 1880 e il 1890, la proprietà del ducato di Forano venne ceduto ai Sauve. Il Palazzo, testimone imponente della storia di questo paese, è oggi proprietà della locale famiglia Liturri.
Forano, one of the towns adorning the green hill of the Sabina since the Middle Ages, offers a unique landscape characterized by the slow passage of the Tiber River and the silent silhouette of the Soratte Mount. The history of Forano entrust to the words of Professor Vincenzo Masi, poet, journalist and respected local historian. As early as the first millennium, several residential complexes existed on the territory, consisting of simple huts occupied by groups of people linked by ties of kinship and pastoralists. After the conquest of Sabina by the M.C. Dentato (289 BC), Forano became home to several villas owned by the noble Roman families: the Gens Orania, the Gens Cocceia, the Gens Porcia, the the Gens Brictia, the Gens Paccia, the Gens Furia (seemingly in the Forano name). With the fall of Roman Empire and the first barbarian invasions, the area was devastated and was subject to a progressive depopulation. Gradually, the surviving inhabitants were grouped in "casalia" around the remains of the Villa of Fury, St. Bartolomeo hill, and a church is now dedicated to the saint, giving rise to the Fundus Furiano (786). In this period also come the villages of Pacciano and to Gabignano, originating the hamlet of Gavignano in the second half of the 900 A.D. Forano Castles (around the baronial palace), the Collenero, the Gufi and Gavignano ones were subsequently built. Around 1200 the Gufi castle is depopulated to the onslaught of other nearby castles, and the Collenero one progressively followed the same fate. After the domination of the Farfa Abbey and other lords of the time, Forano became Free City (1262) and then move on to Saint Eustace (1308), to the Savelli (1400) and the Strozzi family (1599), passing through a period of great prosperity. Luigi Strozzi, in particular, redesigned the square and the baronial palace and erected the Church of the Holy Trinity (1682) by drawing the modern urban structure of the country. Between 1880 and 1890, ownership of the Forano duchy was ceded to Sauve. The Palace, an imposing witness to the history of this country, is now owned by the local Liturri family.
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