La chiesa sorge su un colle detto “Calcutiano”. Probabilmente fu eretta sui resti di un tempio dedicato a Giano. Preesistente alla nascita di Toffia acquisì il titolo di: “secundaesedisSabinis”, (ospitò i vescovi foronoviani che abbandonarono la loro sede per le devastazioni saracene nel 962). La struttura della chiesa (tardo secolo XIII), è con pianta rettangolare e due cappelle laterali. La prima è dedicata a San Sisinio, i cui resti sono sepolti sotto l’altare. Nelle lunette e nell’arcovi sono dipinti opera di Vincenzo Manenti (o sua bottega). Su una targa posta in alto un iscrizione fa risalire la cappella al 1656. La seconda è dedicata a San Saturnino anch’esso martire (con corpo custodito sotto l’altare). Il quadro sul martirio di San Saturnino (sopra l’altare), è opera di buona fattura (XVIII sec. circa). La cappella fu ricostruita nel 1782 da Domenico Castellani (da un’iscrizione in marmo). Sulla facciata sono presenti reperti marmorei d’epoca romana e tardo medievale importanti.